Digrignare i denti di notte è diventato uno dei problemi più frequenti del nuovo millennio.
Complice la vita frenetica, le cattive abitudini quotidiane e periodi particolarmente stressanti come quello attuale, è ormai un dato di fatto: il bruxismo notturno, come viene chiamato in termini scientifici, è in aumento.
Il problema è che digrignare, serrare, battere o stringere i denti di notte sono tutte abitudini che le persone fanno inconsapevolmente. Nessuno di noi è in grado di accorgersene durante la notte mentre dorme, sei d’accordo?
Molte persone, infatti, continuano a “bruxare” per mesi, a volte anche per anni, senza minimamente accorgersi del fatto che la situazione sta peggiorando.
Tutto questo fino a quando iniziano i primi problemi: dolori alla mandibola, mal di testa, sensazione di stanchezza durante il giorno, mancanza di concentrazione, etc.
Senza contare che il continuo digrignare i denti porta a importanti conseguenze, sia dal punto di vista estetico perché i denti si consumano, sia dal punto di vista funzionale perché cambia il modo di masticare, con conseguenti problemi.
Come risolvere questo problema? È fondamentale intercettarlo il prima possibile per poterlo curare al meglio.
Quando avrai finito di leggere questo articolo, sarai in grado di capire se soffri di bruxismo notturno attraverso una spiegazione passo a passo.
Un’avvertenza: ti consigliamo di leggere tutto l’articolo, dall’inizio alla fine, in modo tale da non perderti passaggi importanti che ti servono per sapere cosa fare.
- Due tipi di bruxismo: notturno e diurno
- Le cause del bruxismo notturno
- Come capire se digrigni i denti di notte
Due tipi di bruxismo: notturno e diurno
Partiamo da una premessa fondamentale: esistono due tipi di bruxismo.
È una premessa doverosa perché si sente parlare spesso di bruxismo e alcune persone credono che digrignare i denti da svegli o mentre si dorme sia la stessa cosa. In verità, non è così.
La ricerca scientifica più recente ha infatti dimostrato che sono due problemi diversi, con caratteristiche diverse.
È per questo che ci concentreremo in questo articolo unicamente sul bruxismo notturno. Secondo la definizione ufficiale:
Il bruxismo notturno è un’attività dei muscoli masticatori che si manifesta durante il sonno e che può essere di tipo ritmico (fasico) o non ritmico (tonico). Esso non rappresenta un disturbo del movimento o un disturbo del sonno nei soggetti che non hanno sintomi
Da questa definizione emergono 2 aspetti molto importanti:
- Che digrignare i denti la notte è solo una delle possibili attività collegate al bruxismo, ma non l’unica. Ad esempio, alcune persone possono stringere i denti o serrarli (cioè senza muoverli) ed è comunque classificato come bruxismo
- Che nei soggetti sani il bruxismo non deve essere considerato necessariamente come un disturbo. Quanto, piuttosto, un “comportamento” che a lungo andare può mettere a rischio la salute dei denti e del sistema masticatorio
Come vedremo, molte delle terapie che vengono praticate da dentisti e cliniche odontoiatriche, come ad esempio l’utilizzo del bite dentale, non sono curative perché trattano il sintomo ma non la causa che sta dietro al bruxismo. Di conseguenza, non risolvono il problema ma lo “tamponano”.
Le cause del bruxismo notturno
Perché bruxo?
Spesso è la prima cosa che una persona vuole sapere.
Dire con esattezza quale sia la causa è un compito arduo. Perché questo?
In primo luogo, la ricerca ha dimostrato che non esiste “La causa” ma un insieme di possibili cause diverse che possono agire in vario modo su una persona portandola a bruxare.
In secondo luogo, sarebbe più corretto parlare di “fattori di rischio” piuttosto che di cause perché la presenza di uno o più fattori non provoca necessariamente il problema.
In altri termini, non è detto che una persona che ha determinati fattori di rischio svilupperà sicuramente il problema. È probabile ma non certo.
In accordo con le ultime scoperte scientifiche, i fattori che possono causare bruxismo notturno sono:
- Fattori genetici
- Disturbi del sonno
- Fumo e alcool
- Reflusso gastro esofageo
- Ansia e depressione
- Stress eccessivo
- Utilizzo di alcuni farmaci
- Abuso di sostanze stupefacenti
- Malocclusione dentale
E l’occlusione dentale (cioè il modo in cui contattano i denti)? Quanto è importante?
Ad oggi, si sa che l’occlusione non è un fattore determinante.
Studi scientifici hanno infatti dimostrato che non c’è evidenza di una relazione causa-effetto tra occlusione e bruxismo. In altri termini, ci può essere una dentizione non perfetta senza che questo causi necessariamente dei problemi.
Attenzione quindi a chi propone terapie ortodontiche e di correzione dentale in casi come questi.
Come capire se digrigni i denti di notte
Se ricordi quello che abbiamo detto inizialmente, il problema principale di chi digrigna i denti durante il sonno è che non si accorge di farlo. Come fare allora a capirlo per poterlo intercettare con anticipo?
Esistono 3 modi per poter capire se hai bruxismo notturno.
-
Chiedi al tuo partner
La cosa più semplice che puoi fare è chiedere a chi dorme con te. In particolare, se ha mai sentito rumori di denti che strofinano o battono mentre dormi.
È chiaro che questo è puramente indicativo perché il tuo partner potrebbe non sentire nulla proprio perché sta dormendo. Cosa peraltro del tutto naturale. Oppure, potresti stringere i denti senza muoverli e non si sentirebbe nessun rumore.
In ogni caso, è un primo step per capire se digrigni. Così consigliano infatti anche la maggior parte delle linee guida scientifiche.
-
Ascolta i tuoi sintomi
Spesso un’attività più o meno intensa della muscolatura masticatoria durante la notte porta con sé delle sequele sintomatiche che possono ripercuotersi durante il giorno.
In accordo con recenti studi scientifici, i 9 sintomi fisici più frequentemente legati a bruxismo notturno sono:
- Dolore alla mandibola
- Blocco della mandibola con difficoltà ad aprire la bocca
- Orecchio tappato o acufeni
- Dolori cervicali
- Mal di testa al mattino, soprattutto sulle tempie
- Ipersensibilità ai denti
- Sensazione di pressione ai denti o che i denti si muovano
- Stanchezza mattutina riferita alla muscolatura masticatoria
- Sensazione di non aver riposato bene durante la notte
È ovvio che non devono essere tutti presenti contemporaneamente nel caso di digrignamento notturno. Alcune persone infatti possono avere un solo sintomo, mentre altre più di uno.
Inoltre, anche l’intensità dei sintomi può variare, da lieve fino ad essere moderata/severa.
-
Osserva lingua, denti e muscolatura masticatoria
Un’altra cosa che puoi fare è quella di osservare se sono presenti “segni” a livello dei denti, della lingua e della muscolatura masticatoria. In particolare:
- Abrasioni sui denti
- Ipertrofia (aumento della dimensione) dei muscoli della masticazione
- Indentature sulla lingua
Sono segni tipici che vengono ricercati anche durante una visita gnatologica o fisioterapica specialistica perché spesso sono indicativi di un problema di digrignamento continuo.
Arrivati a questo punto, ti sarai sicuramente fatto un’idea se bruxi la notte oppure no.
Ovviamente, non si tratta di una diagnosi ufficiale ma di un primo passo per capire se hai bisogno di una visita gnatologica più approfondita per poter ricevere una vera e propria diagnosi ed impostare così la terapia più adatta al tuo caso specifico.
Nel prossimo articolo, parleremo di cosa fare per evitare di bruxare la notte.