La sindrome da impingement (o sindrome da conflitto subacromiale) è una patologia nota a molti under 50.
La sua prevalenza è infatti molto elevata nelle persone che praticano sport in cui la spalla è sollecitata durante il gesto del tiro (ad esempio cestisti e pallavolisti) oppure nelle persone che praticano attività ricreative come ad esempio il giardinaggio.
I sintomi e le cause della sindrome da impingement
Chi soffre di sindrome da impingement avverte dolore alla spalla e talvolta lungo il braccio.
Il dolore è prodotto dall’attrito meccanico che si crea tra i tendini della cuffia dei rotatori e le strutture ossee/legamentose circostanti. L’attrito compare nei gradi di movimento più estremi, ovvero ogni volta che il braccio si muove al di sopra della testa oppure verso la spalla opposta.
Le strutture colpite in questo fenomeno di attrito sono i tendini della cuffia dei rotatori.
L’infiammazione del tendine può essere la causa del dolore ma la cosa interessante è che il meccanismo che ha portato all’insorgenza dell’infiammazione va ricercato altrove.
Una delle possibili cause che porta all’infiammazione tendinea è la debolezza dei muscoli della spalla, appunto i muscoli della cuffia dei rotatori. Per via di questa debolezza, i muscoli possono far lavorare male l’articolazione e di conseguenza portare all’irritazione e infiammazione dei tendini.
È quindi possibile che il dolore alla spalla da impingement si ripresenti dopo periodi di benessere anche lungo.
Se ciò accade, non è perché le terapie precedenti siano state inefficaci, bensì non sono state mirate a correggere la causa del disturbo, cioè la debolezza muscolare.
La fisioterapia per la sindrome da impingement
La buona notizia però è che questa debolezza si può curare.
La fisioterapia è la terapia ottimale per migliorare la forza muscolare e anche per curare le recidive, ma deve essere specialistica. Ad esempio, lo stato muscolare deve essere valutato con l’uso di un ecografo perché permette di:
- identificare i muscoli deboli misurandone lo spessore (trofia muscolare)
- identificare i pattern di contrazione muscolare (se la sequenza con cui si contraggono i muscoli è corretta oppure ci sono muscoli che non si contraggono in modo sincrono)
- impostare un programma di esercizi specifico basato sui reali deficit muscolari
- monitorare nel tempo il miglioramento della muscolatura
Gli esercizi sono personalizzati
Gli esercizi per la cuffia dei rotatori sono personalizzati.
Ad esempio, gli esercizi per un atleta che soffre di sindrome da impingement non saranno gli stessi di quelli adatti ad una persona che utilizza la spalla in modo meno intenso.
Questo perché i carichi di lavoro del muscolo devono essere adeguati alle caratteristiche della persona.
Gli esercizi sono semplici
Gli esercizi per la sindrome da impingement non sono complessi e non richiedono particolari attrezzature.
Ad esempio, il rinforzo muscolare è tranquillamente eseguibile anche a casa o in palestra.
Inizialmente, però, è fondamentale che sia il fisioterapista specialista della spalla ad insegnare alla persona il modo corretto per eseguire gli esercizi, ma soprattutto quanti e quali esercizi fare.
Gli esercizi sono progressivi
Un terzo aspetto importante è che gli esercizi sono progressivi, cioè devono portare gradualmente la persona ad avere sempre più forza e controllo motorio.
Di conseguenza, nel corso delle sedute di trattamento non verranno mai proposti gli stessi esercizi, ma questi cambieranno con il migliorare della condizione e dei sintomi del paziente.
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